Quando è opportuno fare team building in azienda?
In quali occasioni un’azienda dovrebbe indire un evento o un’occasione di team building? Per gli esperti è sempre un buon momento perché, come vedremo, il team building non è la soluzione ai problemi interni ma un modo per migliorare il clima e l’operatività delle persone creando coesione, collaborazione e rispetto. Ecco perché secondo questi esperti di team building Milano il miglior momento per fare team building non esiste dato che ogni occasione può portare vantaggi e benefici anche se le cose sembrano “andare bene”. Vediamo il perché.
Se tutto va bene ma potrebbe andar meglio
In azienda tutti collaborano felicemente. I lavoratori sono cordiali gli uni con gli altri e si aiutano a vicenda per raggiungere obiettivi condivisi. Scene come queste sono rare ma incoraggianti perché significa che la gestione delle mansioni è distribuita in modo equo, che le retribuzioni sono appaganti e che tutto va nel modo giusto. A cosa potrebbe mai servire fare team building?
Ebbene la verità è che non esistono limiti di miglioramento e che anche la più perfetta delle situazioni potrebbe andare in crisi al primo intoppo. Un’assenza improvvisa, una crisi aziendale o una pandemia possono turbare anche il più sereno degli ambienti per cui non bisogna mai credere che la perfezione sia un obiettivo raggiungibile e finito. Agire proprio quando tutto fila liscio è il miglior modo per farsi trovare pronti nelle avversità ed è un punto di vantaggio competitivo che ogni azienda dovrebbe mettere in conto.
Quando l’ambiente di lavoro è troppo o poco competitivo
Ci sono poi le situazioni problematiche, ovvero quelle in cu mancano gli stimoli a causa di eccessi di competizione o apatia. Nel primo caso l’ambiente sarà sicuramente performante e redditizio ma viziato da un clima che esaspera le persone e che genera poca collaborazione tra loro. In un ambiente apatico e non competitivo, invece, i collaboratori perderanno lo stimolo a migliorarsi e a raggiungere obiettivi comuni per il bene di tutti.
In entrambi i casi è necessario organizzare attività di team building per ritrovare il giusto spirito di collaborazione e aiutare chi è meno in vista ad emergere con l’aiuto dei più pratici e scaltri. Si tratta di una situazione molto diffusa che, nel tempo, si ripercuote negativamente anche sulle performance aziendali generando profonda insoddisfazione ed elevato turn over di risorse interne.
Ai primi esordi del team
Se l’azienda sta muovendo i primi passi nel mercato e i collaboratori sono freschi di assunzione non c’è occasione migliore per fare team building. Questa esperienza aiuterà le persone a socializzare e a conoscersi meglio sciogliendo il ghiaccio tipico di tali situazioni. Le attività di team building serviranno a far emergere i punti di forza di tutti i partecipanti creando un clima disteso e collaborativo essenziale per partire con il piede giusto e affrontare tutte le sfide che si presenteranno e che sono tipiche di un’azienda che muove i suoi primi passi nel mercato. Si tratta di uno stimolo molto importante che potrà essere ripetuto nel tempo per accrescere i valori condivisi del gruppo e ritrovare la motivazione a fare del proprio meglio giorno dopo giorno.
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