Da Arduino a Raspberry Pi: la rivoluzione dell’internet of things
La tecnologia ha fatto passi da gigante in quasi tutti i campi negli ultimi decenni.
Grande rilevanza è stata data ai computer e ai componenti elettronici di calcolo che permettono di sviluppare apparecchiature fai-da-te orientate alla quotidianità e al tempo libero.
Elektronica Voor Jou è un’azienda olandese nata nel 2014 e con l’obiettivo specifico di rendere accessibile ad un ampio pubblico l’elettronica da hobby e didattica. Il loro catalogo è specializzato principalmente in Arduino, Raspberry Pi e stampa 3D.
Il loro mercato è principalmente orientato ai consumatori, ma anche aziende e istituzioni educative quali scuole e centri di studio.
In ottica Internet of things, sono sempre più comuni i progetti fai da te realizzati con diversi hardware e software: infatti sono molti gli appassionati che tentano attraverso questi strumenti di generare architetture utili nella vita di tutti i giorni.
Al centro di queste creazioni vengono forniti hardware specifici progettati proprio per questi scopi da diversi fornitori.
Le dimensioni sono compatte, il che permette di poter dar vita a strumenti di piccole dimensioni rispetto al passato, quando erano necessari mezzi di calcolo simili a dei veri e propri computer, quindi di grandi dimensioni.
Inoltre un’altra caratteristica fondamentale è il prezzo molto contenuto, che ne permette l’utilizzo anche a dei semplici hobbisti e appassionati che non hanno un grande budget a disposizione.
Tra i mini-componenti tecnici più famosi rientrano indubbiamente il Raspberry Pi, il single-board computer di manifattura inglese, e Arduino, il microcontrollore ideato e distribuito in Italia ma anche a livello internazionale, proprio come il suo concorrente.
Spesso vengono visti come dispositivi simili che si dividono alla perfezione una precisa fascia di mercato, ma la verità è che funzionano in modo abbastanza diverso.
Raspberry Pi arrivò sul mercato nel 2012 con la sua prima versione, all’epoca Arduino, nato e progettato in Italia, era già stato distribuito da 7 anni, non è un caso quindi che Arduino sia diventato un grande classico nella cerchia degli appassionati, avendo avuto anche più tempo a disposizione per crescere nel mercato di riferimento e dimostrare tutte le sue qualità.
Il tipico setup di Arduino è composto da un insieme di componenti che uniscono hardware e software open source, e che danno quindi agli utenti la possibilità di utilizzare gli oggetti interattivi e autonomi, oltre che interagire in maniera veloce ed autonoma con delle applicazioni per computer esterne.
Raspberry Pi ha una funzionalità simile ma è il processo attraverso cui la funzione viene messa in atto ad essere diverso.
A differenza di Arduino, i modelli Raspberry Pi non hanno solamente un processore con prestazioni più elevate già integrato, ma dispongono anche di una RAM propria e di opzioni per l’uscita video, di base assenti nei modelli base di Arduino. Il mini-computer nato in Inghilterra, funziona perciò in maniera completamente autonoma ed è in grado di gestire applicazioni, semplicemente installando un sistema operativo adatto al Raspberry Pi.
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